lunedì 1 giugno 2015

Rag. Cavallero Maurilio - Da soldato semplice a ufficiale

La storia raccontata dalle cartolina in franchigia che seguono è quella del Ragioniere Cavallero Maurilio, dipendente della Pirelli, che venne richiamato con la "qualifica" di soldato semplice probabilmente verso la fine del '15.

La partenza per il fronte avviene però il 25 Febbraio, come si legge da quella che, probabilmente, è la prima franchigia inviata dal fronte. Il destinatario, Giovanni, è probabilmente il migliore amico e, visto che nelle lettere non parla mai di genitori o familiari, è probabilmente il suo unico contatto con la vita civile:

Lunedì, 28/02/16
Carissimo Giovanni,
ti è pervenuto il biglietto che buttai già alla stazione di Sanpierdarena venerdì mattina? Che partenza quella! Da Sturla a Brignole vento e pioggia a volontà! Dopo 27 ore di treno ininterrotte giungemmo a Cividale, poi, dopo aver mangiato pane e carne conservata, zaino in spalla prendemmo la via del confine, passammo ieri mattina, sotto la pioggia, dov’era 9 mesi fa il confine fra Italia e Austria, ora siamo in terra ex-austriaca terra irta di alte montagne, dappertutto tanti nostri soldati, tutte le strade ronzano dei nostri camions velocissimi, donne e fanciulle tutti biondi o canuti, parla slavo. Inutile dirti che questa vita mi interessa molto e che la mia meraviglia è quella di vedermi così resistere senza il minino disturbo a una vita così dura, pioggia, sudore, peso, dormir all’aria, senza copertura di sorta, a me non allenato, qual è stata la vita nostra da venerdì mattina in qua: meraviglia! Non ti scrivo di più per ora, né posso darti il mio indirizzo. Ti riscriverò. Trattieni i denari che arriveranno per me a giorni, e attendi mie disposizioni. Ti faccio tanti saluti per te e famiglia. Maurilio

Già da questi primo scritto si intuisce quello che è lo stile di scrittura, ricco di dettagli e informazioni oggi storicamente importanti.
A livello di unità il nostro è stato aggregato al 119° Fanteria, nella 10° compagnia che (a quanto si legge dall'indirizzo sulla seguente franchigia) raggruppava tutte le reclute che saranno poi indirizzate al 90° Fanteria.

12/03/16 
Caro Giovanni,
qui retro hai il mio più preciso indirizzo, al quale ti prego di scrivermi tue notizie e di inviarmi per intanto un piccolo sussidio, di quelli ricevuti da Pirelli; mandami venticinque lire e trattieni il resto a mia disposizione; qui denari non me ne occorrono tanti. Hai mandato la ricevuta a Pirelli come ti scrissi? Spero ti siano giunte tutte le mie cartoline. Io fin’ora nulla ho ricevuto da nessuno, sembriamo segregati dal mondo. Piove, Piove sempre! Romba sempre in cannone a Sud e ad Est! Siamo tutti in ottima salute e allegri, malgrado i disagi e il tedio di questa vita e siamo tutti contenti dei nostri nuovi ufficiali e graduati venuti dalla fronte per istruirci, che tipi ammirevoli!
Diversi da quelli di Genova: cioè più famigliari, spediti, già “la modestia è dei forti”. Scrivimi e abbiti un grosso bacio per te e per tutti Maurilio

Dalle ultime righe si capisce che, sebbene in zona di guerra, la brigata era nella zona del Mrzli, i rincalzi sono ancora in fase di addestramento e non inviati il linea.
Interessante anche la distinzione che trapela tra gli ufficiali in zona di guerra, probabilmente già temprati da più combattimenti, e quelli nelle retrovie, che verranno poi appellati coll'infelice nome di "imboscati".

La seguente cartolina, scritta qualche giorno dopo, ci conferma il forte legame che lega Maurilio e Giovanni:

19 Marzo 1916

Carissimo Giovanni,
ti ringrazio della carissima lettera ricevuta stamani, dalla quale apprendo  con molto piacere che sei stato riformato; io francamente non lo speravo perciò apprezzo maggiormente la tua fortuna. Così potrai attendere interamente alle cure della tua famiglia, che ti era già vista sfuggire, come è sfuggita a tanti altri nostri pari; e nel medesimo tempo costituire anche per me un appoggio, l’unico appoggio che mi rimane oramai e che aveva per me la parvenza di una seconda famiglia. Bene, avrò più forza anch’io di andar incontro al mio destino che, non avendo la preoccupazione per te, sapendo cioè che tu dietro di me vivi, affronterò con animo fermo e lieto e colla sicura speranza di ritornare fiero e tranquillo di aver compiuto tutto il mio dovere. Ti sono molto riconoscente per gli affettuosi sentimenti che mi esprimi. Tanti bacioni a Luigina, pel bigliettino acclusomi, digli tante cose dello zio Lio. Tanti saluti e baci a Te, Bertu, Giovanna, Nice. E di Niccolini che ne è? Scrivimi sempre. Maurilio

Alla fine del mese sembra che le cose cambino, e il reparto si mette in marcia, fortunatamente non per andare in trincea ma per un semplice spostamento. Le condizioni di vita, sebbene ben diverse da quelle di casa, non sono ancora così pessime e sembra ci sia diversa varietà di cibo come si intuisce dalle ultime righe:

Zona di guerra 30/03/16
Carissimo Giovanni,
ieri improvvisamente ci venne l’ordine di partire dal paesetto in cui eravamo dal 27 Febbraio e ora ci troviamo qui in un altro identico mucchio di case, un po’ più bello però, a una decina di km più ad est. Ho appena finito di mangiare mezzo litro di latte con un quarto di pagnotta dentro, seduto sotto uno di questi grandi e originali camini fumosi. Qui pure è un formicolio di soldati nostri: fanteria, e cavalleggeri. Non resteremo qui più di otto o dieci giorni, si dice. Si dorme dappertutto, come al solito, parte in cascine, legnaie, stalle, parte attendati fuori; si mangia come al solito, di tutto, e di tutto vuol dire: rancio, pagnotta, cioccolato, formaggio. Qui però si trova anche un buon pane integrale sempre caldo, si trova salame, scatolette di salse ecc. Si sta discretamente male e ormai, posso anche dire, discretamente bene. Ci accontentiamo di tutto, perché ci sorregge grande speranza di ritornare e talora l’asprezza del presente ci rende impassibili al pensiero di ogni asprezza futura si vive come in un sogno e in una grande passione. Tanti saluti, tante cose a tutti. Maurilio

Lo spostamento però prosegue e, nonostante la censura, sappiamo che il 3 aprile il nostro giunge a San Pietro al Natisone diretto a Cividale, per unirsi finalmente al 90° Fanteria:

3/4/16
Caro Giovanni,
siamo giunti ora a San Pietro al Natisone dopo 5 ore di marcia. Finalmente si vedono qua in questo bel paese ridente gente che parla italiano e i segni della vita civile. Domattina riprenderemo il cammino per Cividale, e di qui, per treno avremmo a raggiungere il Reggimento a Bassano o a Marostica. Questa è una fortuna che non mi aspettavo. Non ho tempo di scrivere di più. Appena a destinazione ti manderò mie altre nuove e il mio nuovo indirizzo. Tu attendi a mandarmi i denari.
Tanti salutoni Maurilio

Dopo tre giorni di viaggio raggiunge e si unisce al reparto, il 90° Fanteria della Brigata Salerno,  dove viene incorporato nella 2° Compagnia. Giunge però anche la notizia di un, quasi certo, invio in trincea:

6/4/1916
Carissimo Giovanni,
dopo un lungo viaggio pittoresco, a piedi e in treno, dalla zona del Monte Nero siamo giunti ieri sera alle 11:30 nella grande piazza di un paese fra Bassano e Marostica, due belle e ridenti cittadine, com’è bella e ridente tutta questa pianura veneta circondata da alpi.
Qui ci uniamo al 90° effettivamente, io faccio parte della 2° Compagnia. Mi rincresce doverti dire che si parla già di partenza, e questa volta la partenza non può essere, deve essere per la trincea!! Dio ce la mandi buona, è la frase di tutti. Ma che sollievo in tutti a sentir parlare questo bel linguaggio vicentino, dopo più d’un mese di vita fra quella povera gente slava.
Ora puoi scrivermi al nuovo indirizzo, i denari aspetta ancora a mandarmeli, se partiamo, a che servirebbero? Vi ricordo sempre tutti e vi abbraccio tutti di cuore.

Passano i giorni e il reparto è schierato nella zona di Asiago. La sacra posta, sollievo per gli uomini al fronte, fatica ad arrivare.
Fortunatamente non è ancora in trincea ma, per la prima volta, Maurilio prova l'effetto di un bombardamento dell'artiglieria di grosso calibro, fornendocene una descrizione che rende bene l'idea di quello che dovevano essere la paura e l'impotenza di fronte a un evento del genere:

Zona di guerra, 20/04/16
Carissimo Giovanni,
come mai da lungo tempo non ricevo più tue notizie? Qui, se manca la posta, manca tutto…. Manca tutto ciò che è bene, s’intende, c’è ben altro in compenso! A me però non manca mai la salute, il coraggio, la ferma speranza.
Non sono ancora in trincea, dove sono già tanti miei compagni di Chiavari, di Sturla e di Sedula che furono incorporati in altri battaglioni. Noi daremo loro il cambio o li rincalzeremo in caso di bisogno, chissà? E chissà se passeremo qui Pasqua?
Stamattina, per la 1° volta, ho provato l’impressione che dà al mio animo il giungere d’una granata austriaca di grosso calibro. Un rumore di treno diretto a grande corsa che arriva, arriva sopra; ti aggrappi a terra, non fuggi, attendi la morte… finchè scoppia; tu respiri, ti alzi, dici fra te: forse è passata. Poi di nuovo lo stesso rumore straziante…. Arriva!..sospendi il fiato…è scoppiata! Rivivi. Così 4 o 5 di quei diavoli scoppiarono stamattina a poca distanza da noi, sopra un bosco di alberi spezzati. Ricevetti ieri mattina una cartolina dal mio amico Soro in cui mi diceva che le mie carte sono a buon porto. Dio lo volesse! Fa buona Pasqua, baci a tutti. Maurilio


Pasqua! Una Pasqua fredda e umida, ma ancora nelle retrovie:

Zona di guerra, 23/4/16
Carissimo Giovanni,
Oggi, giorno di Pasqua, ho ricevuto la tua assicurata di £ 25, ti ringrazio; spero avrai spedito, a suo tempo, la solita ricevuta a Pirelli.
Ti scrivo da una baracca oscura e umida e fredda, mentre fuori nevica e più non posso. L’altro ieri anche il nostro battaglione è partito per la trincea a dare il cambio a altro battaglione; soltanto la 2° compagnia si è fermata quà, dicono per lavori, ma non si sa fin quando, gli ordini arrivano sempre improvvisi, quindi si vive sempre di ora in ora. Gli anziani dicono che è una fortuna, io non so.
Prima che lasciassimo l’ultimo accantonamento arrivò la nomina di ufficiale al mio amico Trucco di Cornigliano che partì immediatamente per Genova; gli dissi di venirti a trovare, c’è stato? Ti avrà detto dove siamo e che vita si fa qui, tenendo conto della gioia che ora l’invaderà a trovarti a Genova. E Niccolini? Povero lui! Il mio amico Soro è stato pure riformato.
Malgrado la vita dura, salute e coraggio non mi mancano. Scrivimi sempre. Buona Pasqua, saluti baci a tutti,
Maurilio

E' passato un mese dall'arrivo al reparto e, dopo tanta fortuna, è giunto per Maurilio il momento di andare in linea.
Interessante notare la descrizione dell'equipaggiamento che comprende già l'elmetto ( introdotto e, come novità, la maschera antigas (probabilmente una Ciamician-Pesci):

Dalla fronte, 4/5/16
Carissimo Giovanni,
spero ti sia giunta la mia lettera o cartolina, non ricordo più bene, colla quale ti accusavo ricevuta della tua assicurata; dopo d’allora non ho avuto nessuna tua notizia. Il prossimo invio di denari, 25 o 30 lire, me lo potrai fare, se ti è più comodo, per cartolina vaglia, visto che qui i vaglia vengono pagati abbastanza puntualmente. Stasera si parte per la trincea, dove staremo una ventina di giorni.
Siamo muniti di elmetti d’acciaio, maschera e occhiali contro i gas asfissianti.
Ho ricevuto da Mugarone enormi calzettoni e altri oggetti di lana, che mi vengono assai comodi; però da qualche giorno fa meno freddo. Spero ricevere presto tue buone notizie; salutami tutti, un grosso bacio, Maurilio

Dopo un giorno in linea ecco puntuale una cartolina con le prime impressioni:

Dalla Fronte, 6/5/16
Carissimo Giovanni, ricevetti la tua cartolina da Torino del 1° corr., della quale ti ringrazio, mentre spero che nel frattempo ti sia giunta la mia di qualche giorno fa. Oggi secondo giorno di trincea: trincee assai solide, spaziose e coperte, talune in cemento armato, con stufe e finestre a vetri, feritoie con antrine; altre meno belle, come quella in cui ho passato la prima notte di questa vita singolare, cioè una grande galleria, una caverna scusa sostenuta da grosse travi, entrate anguste, senza stufa e per giacigli, pagliericci calpestati, infangati. Giorno e notte si sta colle giberne sulla pancia, si dorme così completamente vestiti. Dunque, vita brutta! Eppure agli anziani sembra di essere in villeggiatura, pensando alla vita del Mrzli, dove le trincee erano semplici muriccioli, ecc…
Ieri notte c’è stato un combattimento fra le batterie nostre e quelle austriache; stamattina idem, la stessa sinfonia: sibili, miagolii, muggiti strani passano sulle nostre teste, seguiti da fragorosi scoppi. Per ora l’unico nostro compito un po’ rischioso è quello delle pattuglie di notte verso le posizioni nemiche. Venti giorni così o peggio; speriamo tuttavia di sorpassarli…incolumi.
Tante cose, Tanti saluti Maurilio

Interessanti le descrizioni delle diverse tipologie di trincee, e anche la presenza di strutture in cemento armato.
La qualità della vita è però peggiorata, si dorme vestiti e sempre pronti e, sebbene non ci siano combattimenti, l'attività di pattuglia notturna è sempre pericolosa.

Passano dieci giorni, e si inizia a muovere qualcosa per la nomina a ufficiale, nomina che certamente aiuterebbe a migliorare la qualità di vita. Comunque, per soddisfare i bisogni di prima necessità, Maurilio riceve sempre i soldi tramite vaglia.
Un altro è il fatto saliente dello scritto, l'incredibile bombardamento durato praticamente tutta la giornata precedente. Si può solo immaginare quale fosse l'animo di tutti perchè, si sa, un forte bombardamento è spesso preparatorio per un grosso assalto:

16/05/16
Carissimo Giovanni,
Ho ricevuto il vaglia, grazie; va bene come dici tu per il rimanente dei miei soldi. Come già scrissi a Nice, non so cosa sia quello che tu hai letto riguardo agli aspiranti-sottotenenti, certo non riguarda me; quanto al ritardo della mia nomina non ho altro da aggiungere a quanto già scrissi precedentemente. Se fra poco non saprò nulla di nuovo, forse incaricherò te medesimo di fare una scappata a Milano, per attingere dalla fonte diretta. Se hai occasione di vedere il mio amico Trucco, digli che attendo sue nuove.
Io continuo a godere buona salute; fra 9 giorni ci aspetterebbe il sospirato riposo; conto le ore come non ho contato mai le ore della mia vita. Ieri credevo fosse l’ultima, ci fu un bombardamento d’inferno, che gli stessi anziani del Mrzli erano attoniti; noi radunati nei ricoveri, colle armi alla mano, aspettavamo che il bombardamento finisse per uscire in linea ad attendere l’attacco pronti a contrattaccare. Il bombardamento spaventoso durò dalle 5 del mattino alle prime ore della sera, ma l’attacco non venne. Noi passammo tutta la notte alle feritoie, bastarono però i nostri cannoncini da montagna insistenti, rabbiosi a tener sgombro il terreno.
Scrivimi sempre, tanti saluti a tutti, tanti baci, Maurilio

Ma fortunatamente l'attacco non avvenne, dai resoconti della brigata sappiamo però che i bombardamenti continuarono per i successivi due giorni.
Passano i giorni, e la nomina ad ufficiale tarda ad arrivare, Maurilio chiede quindi all'amico di iniziare ad interessarsi della cosa al distretto militare e, speranzoso, di preparare la divisa da ufficiale:

26/05/16
Caro Giovanni, chissà se hai ricevute le due ultime precedenti. Ora mi dà la strana combinazione di poter fare queste due righe. Trascorro un periodo di vita straordinario! Ti dissi che sono stato nominato ufficiale della Terr. Fin dal 6 corr, che, stante il trambusto che è nel mio Regg. Dal 15 corr. Io sono tuttora qui soldato e che soldato. Prepara la divisa. Se ti fosse possibile recarti a Milano al Distretto dire che sai della mia nomina e che si interessino di farmi ritornare. Tuo,
Maurilio

29 maggio 1916
Caro Giovanni,
da quando ti scrissi le mie ultime cartoline di pochi giorni fa, che spero avrai ricevute, altre ore difficili ho attraversato e sono ancora vivo e sano; ho proprio creduto, senza sai, che mi protegge la nostra Madonna del Casato o gli spiriti dei miei morti.
Ti ripeto la mia situazione strana che si prolunga con mia inquietudine, cioè che io sia ufficiale, fin dal giorno 6 maggio e non sia ancora riuscito ad ottenere il foglio di via dal Comando del mio Reggimento il quale ha bisogno della conferma telegrafica del distretto di Milano. Ora è possibile che per le traversie di questi ultimi giorni detta conferma o non sia stata chiesta o non sia potuta venire. Ti riprego quindi, se non l’hai ancora fatto, di fare una scappata a Milano, recati al Distretto e nell’ufficio competente (piano superiore a sinistra) spiega il mio caso; il distretto deve provvedere a richiamarmi dal Reggimento in cui mi trovo. Non venir via senza ottenere promessa formale, se non basti tu ricorri ad altre persone che credi più atte; per esempio, se non ne hai altre, recati alla Ditta Pirelli e chiedi del sig. Rag. Crosio, è persona molto gentile e influente e non vorrà negarti un po’ di interessamento per me, gli farai i miei saluti e i miei ringraziamenti, ma ripeto non devi recagli questo disturbo se puoi farne a meno. Ho ricevuto ieri, dopo tanto tempo che non vedevo + posta, la tua cartolina del20. Speriamo di rivederci presto. Il tempo per prepararmi la divisa non manca, vero? Da parecchi giorni piove e si dorme all’aperto senza tende, speriamo in bene. Salutami tutti Giovanna, Nia, Berta, un bacio a te. Tuo Maurilio

Passano tre mesi, dei quali non abbiamo scritti, però il 19 di Agosto apprendiamo che aveva appena finito il corso alla Regia Accademia Militare di Torino e che, a differenza di molti altri suoi commilitoni, era riuscito ad avere qualche giorno di licenza:


Ungarone, 19-VIII-16
Mi trovo qui da tre giorni, reduce del famoso corso di Torino, il 22 sera dovrò ritrovarmi a Como. Ho detto “famoso” perché sono stati effettivamente 45 giorni di vita eccezionale e perché 158 miei compagni ebbero l’ordine di partire per il fronte immediatamente! Sono partiti i più giovani, s’intende che se non ci fossero stati 158 più giovani di me, sarei partito anch’io… Speravo di vederti a Ungarone o di far io una gita costà, ormai vedo che non avverrà è l’una cosa né l’altra. Vi aspetta anche Bigiò di giorno in giorno. Se mai verrete a trovarmi a Como, dove, purtroppo, temo di non fermarmi molto. Spero starete tutti bene. Baci e saluti a tutti.

A questo punto, causa assenza di documentazione, dobbiamo fare un salto avanti di quasi un anno e arrivare al giugno del '17. In quella data Il nostro Marsilio è inquadrato, col grado di Sottotenente, nel Battaglione complementare del 70° Reggimento Fanteria della Brigata Ancona.

Zona di Guerra, 2/6/17
Ti scrissi parecchie volte senza mai ricevere tua risposta, spero starai bene te, Ginina, Giovanna; io sempre, fin’ora. Spero che la fortuna mi assista sempre anche in avvenire. E’ un anno che scendevo il Trentino uscito sano e salvo dalla burrasca; oggi sto avvicendandomi ove si lotta più strenuamente per i destini d’Italia.
Attendo presto tue nuove. Saluti cari a tutti, Maurilio

Le zone ove si lotta più strenuamente sono quelle dell'altopiano carsico, nel settore di Flondar, ove è in corso la decima battaglia dell'Isonzo. In quei giorni le perdite sono pesantissime, circa 3000 uomini e 92 ufficiali. Fortunatamente, il 9 Giugno, il reparto viene ritirato dalla linea per un periodo di riposo.
Come si legge, la partenza avviene alle due di notte, probabilmente per nascondere i movimenti di truppe al nemico:

Zona, 8/6/17 notte
Carissimo Giovanni,
scrivo stasera questa cartolina, non so quando potrò impostarla. Imperversa in questo momento un furioso temporale, con lampeggiamenti abbaglianti e tuoni fragorosi, piove come un diluvio, riposo coi miei fanti in una povera baracca, altri sono fuori sotto le tende. Stanotte alle 2 bisogna spostarsi. La speranza di tornare a Como , per ora, è tramontata. Altro che licenza invernale! Spero però che la fortuna mi assista in contingenze ben più gravi e che quando potrò rivedervi non avrò più a lamentarmi di nulla ma solo illeggibile sopportati di buon grado con spirito elevato.
Scrivimi. Saluti a tutti. Maurilio

Dopo essere stato incorporato il S. Ten, Cavallero passa in carico alla 7° Compagnia. Unico suo disappunto è la mancanza di notizie dall'amico:

Zona di Guerra, 19/6/17 
Preoccupato mancanza tue notizie; perché non scrivi? Ricevete tutte le mie cartoline? Sto bene, baci Maurilio

Passano i mesi e viene inviato a frequentare un corso di lanciabombe:


14-VIII-17
Malgrado il tuo costante silenzio, continuo a scriverti, fiducioso almeno che le mie notizie ti arrivino. Da due giorni mi trovo a un corso di lanciabombe, lontano una ventina di km. dal mio Regg.,; corso che  durerà altri due giorni, poi raggiungerò il Regg. che, nel frattempo, mi si dice ha cambiato dimora…
Hai visto il soldato Pasquali? E’ inutile che ti dica di scrivermi; ormai un tuo scritto sarebbe per me una tale sorpresa… Di salute sto sempre bene e anche per il resto fin’ora. Saluti affettuosi, Maurilio.

In una cartolina di un mese dopo apprendiamo che ha trascorso un periodo a Modena, città dove ha sede l'accademia militare, ove forse ha frequentato qualche corso.


21-IX-17
Carissimo Giovanni,
ti scrissi a suo tempo da Padova, da Modena; ora mi trovo di nuovo qua, pur ritornato al mio vecchio Battaglione Complementare. Spero di ricevere presto tue notizie che da lungo tempo non ricevo. Tantissimi affettuosi saluti a te, Giovanna, Luigina, Tuo Maurilio

Passa un mese esatto e Marsilio scrive all'amico da un ospedaletto da campo dalla zona del Fajti. E' stato ferito, fortunatamente solo in modo superficiale, alla mano.

20-X-17 (ospedaletto da campo da 50 letti n°95)
Carissimo Giovanni,
mi trovo in un ospedaletto leggermente ferito alla mano sinistra da scheggia di granata; poco fa mi è stata estratta la scheggia dalla ferita. Per il pericolo che ho corso non credevo di cavarmela così con poco: un marmittone austriaco arrivato in pieno nella mia trincea, ha ucciso sul colpo il mio povero attendente, feriti alcuni soldati e me. Per ora non ti scrivo altro. Attendo tue nuove e ti bacio, Maurilio

Questa è l'ultima cartolina scritta dalla zona di guerra giunta fino a noi. A guardare la data in cui venne scritta la cartolina si può dire che la ferita è stata alquanto provvidenziale perchè, visto che dopo soli quattro giorni si scatenerà la battaglia di Caporetto, gli ha evitato di essere in linea in quelle tristi giornate. Nei combattimenti di quei giorni infatti il 70° Fanteria viene praticamente annientato dalle preponderanti forze tedesche, perdendo 57 ufficiali e un numero imprecisato di soldati.

Quello che è certo è che lui sopravvisse alla ritirata e non venne fatto prigioniero.
Grazie alla digitalizzazione effettuata dall'Istituto del Nastro Azzurro apprendiamo che nell'ottobre del '18 era sul fronte francese come tenente del 19° Fanteria della Brescia, e che in seguito al suo lodevole comportamento nel '26 gli venne concessa la Croce di Guerra al Valor Militare con la seguente motivazione:


Il Tenente Maurilio Cavallero sopravvisse alla guerra e, come testimoniato da alcune cartoline, dopo l'esperienza bellica riprese il suo lavoro di ragioniere presso la ditta Pirelli.

A cura di
A.E.A.

Bibliografia:
Riassunti Storici dei Corpi e Comandi nella guerra 1915 - 1918 , Roma - Libreria dello Stato
Sito internet dell'Istituto del Nastro Azzurro ttp://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org/

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